lunedì 12 aprile 2010

CESSNA 400 CORVALLIS Hype


Dimensioni:
• apertura alare: 1.450 mm
• lunghezza: 990 mm
• peso circa: 960 g




Funzioni richieste dal radiocomando:
• piani di quota
• direzionale con carellino anteriore
• alettoni
• aerofreni/flaps
• motore e luci
Il modello Hype Cessna 400 è una delle riproduzioni più riuscite di questo aereo. Oltre ad essere dotato di aerofreni perfettamente funzionanti, Hype Corvallis è corredato anche delle le luci di posizione, dei fari per l’atterraggio e delle luci stroboscopiche ai bordi dell’ala.
Il modello è realizzato in HypoDur® , un espanso molto leggero e robusto. Tutte le stampate sono colorate bianco, le decalcomanie sono già applicate su fusoliera, ala e coda.
Hype Cessna Corvallis è motorizzato con un motore elettrico brushless diretto, che va alimentato con una batteria LiPo a 3 celle. Grazie a questa motorizzazione molto potente, il modello si pilota bene anche quando c’è vento.
• Il cambio della batteria è molto semplice attraverso il coperchio apribile nella fusoliera, proprio davanti alla cabina di pilotaggio.
• L’ala è realizzata con due semiali che sono congiunte con una baionetta alare.
• Alettoni e aerofreni sono affidati ad un servocomando alare per semiala.
• Il modello necessita di un’impianto radio a 5 canali.
• Piano di quota e direzionale si comandano tramite due servocomandi miniaturizzati che sono collocati nella fusoliera.
• Il carrellino anteriore ammortizzato è orientabile.
•Sia in cielo che a terra, Cessna 400 Corvallis è un modello che attira enorme attenzione, soprattutto con i fari illuminati e gli aerofreni aperti!
CONCLUSIONE:
In volo presenta ottime qualità di veleggiatore con o senza sostentatori, molta stabilità e precisione nei comandi. Riproduce tutte le manovre quali il volo rovescio, tonneau, looping. La virata in piano (solo con timone) è perfetta e non accenna ad un minimo calo.
Riproduce fedelmente la versione originale sia staticamente a terra sia in volo. Le luci di navigazione rendono il modello ancora più realistico.
Le batterie originali fornite nel kit con radiocomando e ricevente garantiscono un volato calmo di circa 15 minuti.
Consiglio questo modello sia per neofiti, ma anche per coloro che cercano un modello affidabile, facile da pilotare e molto realistico. Andrea e Luca.

ARTICOLO COMPLETO SCRITTO DA ROCCO BELTRAMI SU MODELLISTICA N.9 DI SETTEMBRE 2010.

Ben ritrovati; dopo una lunga e forzata pausa, sono ben lieto di ricominciare a testare nuovi modelli per i lettori di Modellistica International e Volo Elettrico. Il modello che provo questa volta è una semiriproduzione molto accurata del Cessna Corvallis prodotto dalla rinomata ditta tedesca Hype.

L’AEREO
Il Corvallis è un elegantissimo e aerodinamico monorotore ad ala bassa, della notissima ditta aeronautica americana Cessna. Il suo profilo e la naca motore richiamano al colpo d'occhio il Lancair che però a differenza del Corvallis è un autocostruito In KIT e fa parte della categoria experimental mentre, invece, il Corvallis appartiene a quei velivoli immatricolati dell'aeronautica generale e per pilotarlo occorre il brevetto. Sul Corvallis sotto la naca motore, vi è un potente propulsore a sei cilindri, da 310 cavallli, che gli consentono una velocità di crociera massima di ben 354 km/h e nella versione TT si arriva a 435 km/h. A bordo l'avionica è di ultima generazione e i pannelli LCD a matrice attiva ad alta risoluzione presentano i dati di volo con estrema chiarezza ed efficacia, gli interni poi (quattro posti in totale) sembrano quelli di un auto sportiva di lusso, a tutto vantaggio del comfort di volo, e il classico volantino di comando centrale è sostituito da un moderno "side stick control" in perfetto stile F16 o Airbus, in legno pregiato, così da ottenere una visione degli strumenti molto ergonomica e libera da intralci.Per chi ne volesse sapere e vedere di più, connsiglio di visitare il ben realizzato sito della Cessna. (www.cessna.com)

IL MODELLO
Veniamo al nostro piccolo gioiello oggetto del test. La scatola si presenta compatta e ben confezionata, racchiude al suo interno tutti i componenti singolarmente imballati e protetti dal pluriball. Oltre al modello troviamo un radiocomando in 2,4 GHz, la batteria Lipo da tre celle 1800 mAh, il caricabatteria con adattatore per la presa a 12 volt e le istruzioni.
Le istruzioni sono oltremodo superflue perché vi assicuro che con le sole foto, questo modello si monta come una scatola di Lego e senza una goccia di colla, incredibile! ... è veramente Super ready to fly, visto che i servi e la ricevennte ed il motore sono già montati. E' quindi alla portata di ogni modellista anche il più digiuno di realizzazioni aeromodellistiche. Il modello è realizzato in HypoDur® (EPP) molto liscio e ben stampato, che da al modello un aspetto oltremodo realistico. Bene!!! dopo aver tolto dal pluriball tutti i pezzi componenti ho messo subito sotto carica la batteria di bordo, che oltre ad alimentare la ricevente, i servi, e il motore, dà anche vita ad uno splendido impianto di luci di navigazione (rossa e verde sulle estremità alari), con tanto di fari d'atterraggio sul bordo d'attacco, e stroboscopiche lampeggianti, Fantastico!!! (al tramonto ci farà senz'altro un figurone) per non parlare poi dei flap di atterraggio a due posizioni rallentati, molto realistici nel movimento e nella realizzazione.

MONTAGGIO
Intanto che la batteria si carica, montiamo la ruota anteriore del carrello, svitando semplicemente due viti per rimuovere la parte inferiore della naca al cui interno posizioneremo la ruota con il suo relativo asse, poi riavvitiamo il tutto nella posizione originale di partenza, e anche qui un'altra chicca!! Il ruotino anteriore oltre a sterzare è anche ben ammortizzato. Dopo aver fissato e avvitato semplicemente anche il carrello principale al suo posto, montiamo l'elica svitando la punta dell'ogiva, tenuta in posizione da due viti, fissiamo quest'ultima con il suo dado, controllando che sia nella sua giusta sede, e riavvitiamo la punta al suo posto. Infiliamo ora i piani di quota destro e sinistro, che sono tenuti in posizione da due viti nella parte inferiore, avendo cura di inserire i due perni delle superfici mobili nel leveraggio all'interno del timone, in modo da consentire tramite il servo, l'attuazione del movimento di profondità. Montiamo ora l'ala unendo le due semiali tramite il longherone, tenuto fermo da due viti nella parte inferiore; ponete particolare attenzione ad unire con i morsetti i rinvii di flap e alettoni insieme.
A fine costruzione, apprezzerete come tutti i servomeccanismi siano ben nascosti e non visibili dall'esterno, a tutto vantaggio dell'estetica e dell'aerodinamica.

IL VOLO
Il collaudo è stato eseguito in due parti, la prima al campo di Boretto (Poviglio) sulla pista dell'amico Stefano Lanzi.
La giornata di sole, dopo tanta pioggia, si presentava con un discreto vento asse pista e viste le dimensioni del modello (145 cm di apertura alare 97 cm. di lunghezza e 960 grammi di peso) mi lascia un po' perplesso, comunque meglio prendere la palla al balzo. Dopo aver inserito correttamente la batteria in fondo al suo alloggio sotto il cofano motore rimuovibile, ed eseguito gli ultimi controlli del baricentro, che è praticamente obbligato nel punto dichiarato dalla Hype, e dei comandi di volo compresi i flaps, inizio a rullare in configurazione ala pulita, eseguendo un po' di taxing, per prendere confidenza con il modello e apprezzare con piacere il lavoro svolto dall’ammortizzatore che smorza efficacemente le microasperità del terreno.
Full throttle!!! rullaggio deciso, il modello nonostante il vento sostenuto, è dotato di una adeguata motorizzazione che lo proietta subito in volo rapido e senza problemi, contrasto la coppia con un po' di deriva a destra e dopo qualche leggera trimmatura di assetto il modello sfreccia nell'aria a una più che discreta velocità, arrampicandosi molto agevolmente. Eseguo senza fatica loopings e tonneaux, e in seguito mi appresto a una prova di stalla, che si rivela praticamente assente e controllabile, grazie anche al particolare profilo antistallo sul bordo di attacco, verso la parte esternadell'ala. Dopo qualche minuto e vari passaggi asse pista, risalgo in quota per provare i flaps, che oltre a essere ben realizzati come nell'originale, hanno sulla radio un interruttore dedicato a due posizioni, e la velocità di estensione é rallentata per dare un tocco di realismo e fluidità al comando. Nella prima posizione il modello non si scompone, ma si limita a rallentare un po' mentre alla seconda sembra quasi che si voglia fermare e inizia a galleggiare nell'aria; il vento sostenuto lo rende ballerino e non molto realistico ma si controlla benissimo e senza problemi. Dopo dieci e passa minuti di volo, decido di atterrare senza flaps dato che visto il vento direi che non c'è n'è proprio bisogno, ma in uno degli ultimi passaggi troppo vicino al terreno, l'erba alta mi cattura il modello atterrando un po' alla bersagliera, e a fame le spese è purtroppo il ruotino anteriore, che si stacca; quindi per oggi fine dei voli.

La seconda parte del collaudo, dopo aver aggiustato e rinforzato con un collarino il carrelllo anteriore, si svolge all'aeroporto di Marzaglia vicino Modena, in una giornata senza vento, al tramonto, perfetta per questo modello dotato di luci. Dopo le foto di rito, inizio il rullaggio sulla lunga pista in asfalto, questa volta con una tacca di flaps, il Corvallis si stacca dal suolo praticamente da solo, e dopo qualche metro di quota riporto l'ala in configurazione pulita. Ragazzi!! Che spettacolo!!!
Nell'aria calma del tramonto, questo gioiellino sembra vero, e passa davanti ai miei occhi con incredibile precisione, le luci poi sono un tocco di realismo da vedere e la cosa non sfugge nemmeno a tutti i modellisti e spettatori presenti, l'amico Alberto e pronto a immortalare degnamente questi attimi da pelle d'oca.
Il Corvallis si comporta bene anche in volo rovescio, e in tutte le manovre dell'acrobazia di base. Che dire poi degli atterraggi. .. estratti completamente i flaps il modello rallenta a tal punto che occorre un filo di gas per sostenerlo e appoggiarlo dolcemente al terreno. Una volta presa confidenza atterrare non sarà un problema per chiunque, sia con che senza flaps.

CONCLUSIONI
Questo modello nel suo piccolo regala forti emozioni, dimostrando che si può volare con poco sforzo sia in termini di realizzazione costruttiva, che in termini economici e a trarne un adeguato beneficio per lo spirito e il tempo libero. Il Cessna Corvallis della Hype, è un modello indicato sia per il pilota già esperto che si vuoi rilassare e divertire in tutta tranquillità, che per il neofita, che voglia assaporare qualcosa di non troppo impegnativo ma efficace e propedeutico per il volo.

Un saluto a tutti, buoni voli e ancor più felici atterraggi.

ROCCO BELTRAMI

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